Ischia è famosa per i suoi stabilimenti termali – tra i più importanti d’Italia – e per la ricca offerta balneare delle sue dolci coste. Eppure queste sono solo alcune delle attrattive dell’isola: la proposta turistica locale, infatti, si mostra ben più articolata e ricca di quanto generalmente si creda. Del resto, non bisogna dimenticare che l’isola campana vanta origini molto antiche e, di conseguenza, il suo territorio custodisce testimonianze di grande interesse storico e artistico. Ecco allora il consiglio per tutti coloro che prenotano un hotel a Ischia: anche se il vostro obiettivo sono le spiagge o le terme, ritagliatevi un po’ di tempo per esplorare il patrimonio dell’isola – un patrimonio che va ben oltre le classiche attrazioni evidenziate da Expedia e altri portali turistici. Potete iniziare il vostro tour culturale dalla città di Ischia, visitando uno dei suoi monumenti di maggior rilievo: il Castello Aragonese. Si tratta di un complesso architettonico molto antico, le cui origini risalgono al V secolo, quando vennero gettate le prime basi per la costruzione del “Castrum Gironis”. Nel corso dei secoli il castello subì varie trasformazioni, dove sono ben visibili le influenze delle diverse popolazioni che si succedettero nel dominio dell’isola. Oggi il castello domina la città di Ischia dall’alto dell’isolotto roccioso su cui sorge – un isolotto collegato al litorale orientale dell’isola da un ponte in muratura di 220 metri, risalente al XV secolo. A poca distanza dagli scogli di Sant’Anna, in posizione frontale rispetto al Castello Aragonese, si trova la Torre di Guevara, un’importante testimonianza architettonica del XV secolo.
Ischia (2)
Conosciuto anche come Torre di Michelangelo o Torre di Sant’Anna, l’edificio presenta gli stilemi tipici del rinascimento napoletano, che risultano fusi in totale armonia con quelli dello stile manierista. Le ispirazioni manieriste sono particolarmente evidenti nelle decorazioni interne e nell’organizzazione strutturale dell’edificio, che è immerso in un grande spazio verde, come vuole la tradizione delle Case Giardino. Dirigendovi verso la piana del Rio Corbore, incontrerete le architetture dell’Acquedotto di Pilastri, che fu innalzato tra il XVII e il XVIII secolo utilizzando pietre pomici originatesi nell’ultima eruzione dell’isola, avvenuta nel lontano 1302. Si tratta di un luogo dalle atmosfere suggestive, e che non a caso è molto amato dagli appassionati di fotografia. Quelle citate sono solo alcune delle tappe cruciali per chi vuole scoprire il patrimonio storico e culturale dell’isola: si consiglia di estendere l’itinerario anche ai vicini borghi di Serrara Fontana, Forio e Lacco Ameno, che vantano altre attrazioni di notevole interesse.