Se state girovagando on line alla ricerca di un hotel a Firenze e la vostra barra di navigazione è intasata dalle diverse sezioni di Expedia, prendetevi una piccola pausa, magari di fronte a un caffè, e segnatevi alcune tappe originali da visitare tra un monumento e l’altro, una volta arrivati in città. Avete mai sentito parlare di Clet Abraham? Il suo nome gode già di una discreta fama, ma se ancora non lo conoscete, sappiate che è uno degli artisti più originali degli ultimi tempi.
Il quarantasettenne francese è rimasto sconvolto dalla quantità di segnali di divieto presenti sulle strade italiane e cerca di rendere innocua l’invasione visiva che questi esercitano sui passanti. Ovviamente, dietro le sue hand made creations vi sono dei messaggi forti, che denunciano restrizioni e convenzioni sociali. Gli ironici “stickers di denuncia” sono ubicati in diverse zone della città: qui di seguito vi indicheremo solo alcuni degli indirizzi più belli.
In Via della Robbia, ad esempio, incontrerete il cartello di divieto d’accesso, con la barra che viene mangiata da Pac Man; nella Piazzetta Calamandrei, proprio vicino alla targa della piazza, la barra del divieto viene tagliata a metà dall’omino con la sega; l’obbligo dei sensi di marcia in Piazzale Donatello diventa una strana creatura, con le frecce che le fanno da antennine; in Via Tavolini, la freccia dell’obbligo di direzione trafigge un cuore; sopra quest’ultimo c’è un angelo che solleva di peso la barra del divieto di accesso; in Piazza Santa Elisabetta la barra è sempre sollevata di peso, ma da un omino senza ali; infine, in Via degli artisti, non a caso, la barra del divieto diviene una ghigliottina in cui il povero omino attende la sua ora.
Siamo sicuri che gli stickers menzionati vi entusiasmeranno abbastanza da portarvi a fare delle lunghe passeggiate alla ricerca dei restanti: fate attenzione perché possono attendervi agli angoli più improbabili della città!